Origini della Famiglia

Il cognome Bagnoli è toponomastico, deriva cioè da un'indicazione geografica che qualificava la provenienza dei primi membri della famiglia: nel nostro caso si riferisce ad una località chiamata Bagnolo, ed infatti originariamente gli appartenenti alla famiglia erano indicati come "da Bagnolo", da cui la forma successiva "de Bagnolis", per arrivare infine all'attuale. 

Il nome della località Bagnolo è piuttosto comune in diverse aree geografiche del territorio italiano e non solo, questo perché deriva dal latino "balneolus", che indica un piccolo corso d’acqua, un fiumiciattolo od un territorio acquitrinoso, quindi una configurazione molto presente nel paesaggio in età tardo-romana e medievale; tuttavia perché l’indicazione si potesse fissare in cognome era necessario che si riferisse ad una località che avesse una certa riconoscibilità e quindi importanza, come per esempio un castello.

La località da cui prese il cognome la nostra famiglia è posta nell’odierno Comune di Meldola, in provincia di Forlì-Cesena, ricordata in un documento datato 3 giugno 984 nel quale Giovanni detto "de Albesinda", chiedeva a livello delle “sortes et porciones” della “massa de Balneolo” a Leo, abate del monastero di Sant’Apollinare Nuovo; la massa era situata in territorio “populiense”, pieve di Santa Maria.

Qualche decennio più tardi, il 17 aprile 1037, l’imperatore Corrado II° confermò i beni e le immunità alla chiesa di S. Apollinare in Classe, e tra questi “In comitatu Pupiliensi curtem unam integram cum castro suo qui vocatur Balneolo, cum fundis et casalibus et appendicibus suis”: la località di Bagnolo, fu quindi, tra la fine del X° secolo e l’inizio dell’XI°, munita di fortificazioni, acquisendo la funzione di “castrum”.

Si può ipotizzare che Giovanni “de Albesinda” sia il capostipite conosciuto della famiglia Bagnoli, il quale, ottenuto il controllo sulla zona, in qualità di vassallo della Chiesa Ravennate, si apprestò ad edificarvi o ripristinarvi un castello per la difesa dei propri beni e di quelli dei propri signori, assumendone ben presto il cognome; non esiste tuttavia alcun riscontro circa l’appartenenza sicura di questo Giovanni ai “da Bagnolo”.

Per più di tre secoli almeno, la famiglia Bagnoli farà parte di quella classe di vassalli diretti della Chiesa di Ravenna, dalla quale riceverà, in cambio della propria alleanza e del proprio servizio, livelli e concessioni territoriali. 

Il primo membro certo della famiglia, finora rintracciato, è Giovanni (I) de Bagnolo, il quale, il 6 giugno del 1094, chiese per sé e per suo fratello Vitale (I) (probabilmente minorenne all’epoca, vista la rappresentanza da parte del fratello) a Berta, badessa del monastero di S. Andrea di Ravenna, a livello per 29 anni, tutto ciò che era di pertinenza del monastero nel territorio forlivese della pieve di S. Apollinare detta in Runco, compresi pascoli, selve, arbusti, alberi e paludi, a fronte della corresponsione del terratico, del ghiandatico e di 100 soldi di calciario; l’atto fu redatto nel chiostro del Monastero di S. Andrea Maggiore a Ravenna.